Il cioccolato fondente è in grado non solo di migliorare il nostro umore, ma è molto benefico per il sistema cardiovascolare e se consumato con moderazione non fa neanche ingrassare.
Vi racconto come sceglierlo bene, per godere a pieno di tutte le sue proprietà.

In queste giornate fredde e forse anche un po’ tristi a causa della pandemia, ho deciso per consolarci un po’ di scrivere qualcosa di bello sul cioccolato fondente –cibo oramai amatissimo- e raccontarvi, che oltre alla sua capacità nel migliorare il tono dell’umore (lo avrete letto mille volte, per la presenza del triptofano, molecola precursore della serotonina), ha delle proprietà davvero super per la nostra salute.
Smentirò in questo mio post anche la famosa frase di Oscar Wilde che diceva che le cose buone o fanno male o fanno ingrassare perché il cioccolato fondente non solo fa bene, ma in piccole quantità, in un’alimentazione rispettosa dei nostri reali bisogni, non fa neanche ingrassare. 20 g di un buon cioccolato fondente contengono poco più di 100 chilocalorie e, anche se vi sembrano tante, vi assicuro che sono ben spese e tra poco vi spiegherò perché.

Carl Linneaus, il famoso botanico svedese fu, come tutti i veri scienziati, un visionario quando nel 1737 nominò l’albero del cacao: Theobroma cacao. Theobroma deriva dal greco theos che significa “Dio” e da broma che significa “cibo”, ossia il cioccolato: “il cibo degli dei”.
Ed è proprio vero: il cacao non solo è un piacere per le nostre papille gustative ma contiene sostanze portentose: i flavanoli -principalmente epicatechine e proantocianidine- in grado di proteggerci dal rischio di malattie cardiovascolari.

I risultati più belli sugli effetti benefici del cioccolato sono arrivati da una metanalisi (una revisione della letteratura scientifica) recente pubblicata nel 2018 da un gruppo di ricercatori italiani. Questo studio ha dimostrato che il consumo abituale di cioccolato fondente riduce del 29% il rischio di malattie cardiovascolari e più precisamente del 22% il rischio di infarto, del 30% quello di ictus, del 17% di insufficienza cardiaca e del 47% di malattie coronariche.
Direi un gran bel risultato.
Da questa analisi risulta inoltre che le donne abbiano maggiori giovamenti dall’uso del cioccolato fondente e quindi, se siamo donne in età menopausale, età in cui aumenta il rischio cardiovascolare, consumiamolo per proteggerci. Gli effetti cardioprotettivi del cioccolato sono dovuti ai flavanoli, perché questi composti sono in grado di ridurre l’aggregazione piastrinica, migliorano il profilo lipidico e glucidico e contribuiscono alla riduzione della pressione sanguigna. Il lavoro scientifico di cui vi ho parlato consolida quello che già nel 2012 l’EFSA (l’Agenzia Europea della Sicurezza Alimentare) aveva scritto su questo alimento: ‟Per ottenere gli effetti benefici del cacao dovrebbero essere consumati 200 mg di flavanoli di cacao al giorno. Questa quantità potrebbe essere fornita da 2,5 g di cacao in polvere ad alto contenuto di flavanoli o da 10 g di cioccolato fondente”.

Per godere di questi benefici, il cioccolato che compriamo deve contenere però almeno il 70% di massa o pasta di cacao. Ma la percentuale giusta del cioccolato non è sufficiente, dobbiamo leggere molto bene la lista degli ingredienti. Le tavolette di cioccolato fondente migliori infatti, contengono solo questi tre ingredienti: pasta o massa di cacao, burro di cacao e zucchero. Se la qualità del cacao è ben scelta e cioè ricca di aromi e di sapori, non c’è bisogno di aggiungere emulsionanti e aromi o sale, come spesso accade. Questi additivi riducono le potenzialità benefiche del cioccolato.

Un altro motivo importante per consumare il cioccolato fondente – io suggerisco 20 g per 3 volte alla settimana- è l’appagamento che riceviamo quando ne mangiamo un pezzettino a fine giornata o durante un pausa lavorativa, e l’effetto che il suo consumo nel tempo può avere nel modificare la nostra idea di “dolce”.
No, non mi sono sbilanciata quando all’inizio di questo mio post ho scritto che le 100 calorie (circa) dei 20 g di cioccolato fondente non fanno ingrassare e ora spiego perché.

Il sovrappeso è molto spesso dovuto al desiderio e quindi all’assunzione elevata di cibi ricchi di zuccheri e grassi: dobbiamo appagarci in qualche modo, cerchiamo soddisfazione in questi alimenti e più mangiamo zuccheri e grassi, più il nostro organismo ne diventa dipendente.
Il cioccolato fondente, quello buono ricco di aromi, sapore e con poco zucchero, se sostituito a dolcetti e merendine può aiutarci invece, gustato con calma e consapevolezza, a disintossicarci dal sapore dolce, da quel desiderio lì che ci rende schiavi. Piano piano il nostro cervello registrerà che la soddisfazione arriva anche da sapori diversi, non necessariamente tanto “zuccherosi”.

La scienza a riguardo ci dà un suo sostegno: uno studio clinico randomizzato pubblicato nel 2016 sull’American Journal of Clinical Nutrition ha dimostrato infatti che il consumo di cioccolato fondente, è in grado di ridurre l’appetito per l’azione sempre dei flavanoli: le epicatechine e ele protoantocianidine, che si confermano quindi dei composti davvero super per noi.
Quindi, in queste fredde giornate invernali abbiamo oramai tutte le ragioni per goderci il nostro pezzetto di cioccolato fondente. Meno alimenti ricchi di zuccheri, meno calorie, meno chili e più salute.