Le diete detox pubblicizzate sul web e su alcuni libri non hanno alcuna efficacia per depurare il nostro organismo. Un’alimentazione ristretta in calorie, solo a base di alimenti vegetali condotta per due settimane può aiutarci a ridurre i livelli dei metalli pesanti presenti nel nostro organismo. Vi spiego però come non intossicarci. 

Il bisogno di disintossicarci, di liberare il nostro organismo dalle impurità è nato quand’è nata l’umanità.
Astinenza e digiuni, immergersi nelle acque di un fiume sono i rituali religiosi  che conosciamo e forse pratichiamo per depurarci dall’eccesso di cibo, dal sesso, dalle azioni e dai pensieri immondi che hanno sporcato i nostri corpi  e le nostre anime.
Pratiche religiose a parte, l’attenzione degli ultimi anni sull’importanza di nutrirsi bene ha acceso ancora di in tutti noi più il desiderio di disintossicarci: gli alimenti che mangiamo non sono più “buoni”, mangiamo troppo e male e così negli ultimi vent’anni  sono usciti centinaia di metodi disintossicanti  e sicuramente ne avrete provati alcuni.

Anch’io sono  stata sempre incuriosita dai metodi detox, più per capire dove siamo sporchi e da cosa vogliono disintossicarci e come. Li cerco, li leggo, li studio, soprattutto dopo le feste.

Confesso che la prima volta che rimasi davvero molto stupita fu quando lessi, più di dieci anni fa in un libro di Messeguè, il suo suggerimento di utilizzare durante la settimana di detox, l’olio di paraffina e se ricordo bene questo olio veniva utilizzato anche come ingrediente in alcune ricette. Non so se lo sapete, l’olio di paraffina è sicuramente utile per migliorare il transito intestinale, ma purtroppo la sua funzione è puramente meccanica e risolve solo temporaneamente alcuni problemi intestinali e di certo il nostro microbiota non ne ha nessun giovamento.  Inoltre, e questo non è un dettaglio, è purtroppo un derivato del petrolio da utilizzare quindi raramente. Ovviamente a questo rimedio era associata anche una dieta e olio di paraffina a parte, gli effetti erano valutati con metodo scientifico? No.
Il trucco della maggior parte delle diete detox è inserire un ingrediente segreto, la pozione magica che ci depurerà.

Così lo stesso vale per la dieta dell’uva- che viene proposta nei mesi autunnali -, o per la dieta dell’acqua e limone. Oppure per altre pratiche nutrizionali che riescono ad alcalinizzare le cellule, deacidificare  i tessuti. Io purtroppo non ho mai visto un risultato testato di queste tecniche su un organo o sulle cellule…
Le pratiche detox possono essere anche molto estreme come i digiuni prolungati solo ad acqua, che sono dannosissimi per la nostra salute e in alcuni casi hanno portato anche alla morte.
Di solito, per fortuna, la maggior parte ricorre a rimedi più semplici e casalinghi come  quello di saltare ogni tanto la cena e bere una tisana.

Detossificare il nostro organismo è però una cosa molto complessa, se pensiamo solo a tutti i nostri organi, ai nostri tessuti, alle loro relazioni e alle diverse loro funzioni. E detossificare può significare tante cose. Posso “detossificare” il mio organismo da un eccesso di nutrienti sbagliati come da  troppi acidi grassi saturi, zuccheri e sale.  Oppure posso ridurre i livelli di contaminanti ambientali ho accumulato come per esempio i metalli presenti, oppure cercare di  “ripulire” gli organi principali, per farli funzionare meglio.  Senza nulla togliere al potere delle erbe officinali e delle radici, di cui sono anche un’appassionata e ne riconosco i benefici,  vi spiego perché una tisana  purtroppo non basta per depurarci,  così come la dieta dell’uva o quella dell’acqua e limone.

Capirlo sarà intuitivo.

L’esempio che vi porto è quello del fegato.
Il fegato è un organo con funzioni meravigliose ed è deputato alla nostra disintossicazione.  Le sue cellule sono portentose e contengono sistemi di enzimi che riescono a neutralizzare le sostanze tossiche che introduciamo dagli alimenti e anche dai residui di farmaci. Una  tra le funzioni del fegato è quella di essere capace di “neutralizzare” l’alcol che beviamo perché in realtà è riconosciuto dal nostro organismo come una sostanza dannosa e il fegato lo fa attivando un enzima, l’alcol deidrogenasi che demolisce l’alcol e se non esageriamo con il bere evita la sbronza. 

Nonostante la sua attività di ripulitore, il fegato è anche un organo in cui si possono accumulare molte sostanze tossiche, quelle che l’organismo non riesce a smaltire come per esempio i metalli pesanti. I metalli pesanti come cadmio, piombo, mercurio e metalloidi come l’arsenico, sono privi di funzioni fisiologiche,ma sono dotati di elevata tossicità se accumulati in quantità elevate. Possono però causare, nel tempo, effetti dannosi poiché interferiscono con il normale metabolismo cellulare arrivando anche ad ostacolare lo svolgimento delle nostre funzioni vitali e aumentare rischio di molte patologie come i tumori.
Un tempo, quando tutto questo non si sapeva, il fegato veniva consigliato dai medici e dietologi a bambini e donne in gravidanza in quanto alimento ricco di ferro e di nutrienti. Oggi, proprio perché può accumulare sostanze tossiche è stato tolto dalla lista degli alimenti benefici e io  suggerirei di consumarlo solo se conosciamo bene la provenienza della carne e il tipo di allevamento.

Depurare il fegato non è una cosa semplice: il fegato umano pesa circa 2 kg e ha circa un miliardo di cellule.  Intuirete facilmente che se vogliamo disintossicarlo, eliminare l’accumulo di sostanze nocive da tutte le sue cellule e far rifunzionare bene i suoi enzimi, bere una tisana o anche 1 litro di tisana non basterebbe.  I principi attivi in una tisana sono davvero contenuti in una piccolissima quantità e non sarebbero sufficienti a ripulire tutto l’organo.
Saltare la cena ogni tanto o bere una tisana quindi non ci disintossicherà. E’ sicuramente un modo per alleggerire le calorie della giornata dopo un pranzo troppo abbondante e forse per toglierci anche qualche senso di colpa.  Per le stesse ragioni non saranno efficaci le dieta dell’uva e quella dell’acqua e limone. I nostri sistemi biologici sono complessi e hanno bisogno di tempo per ripulirsi. A dire il vero però possiamo utilizzare tisane preparate da erboristi esperti a base per esempio di tarassaco, foglie di carciofo o utilizzare della curcuma per migliorare le funzioni del fegato nel periodo di un vero detoxdi cui parlerò ora.

Studi  “robusti” dal punto di  vista scientifico, sull’efficacia delle diete detoxnon ce ne sono. Uno solo, ci dà una prima indicazione e supporta altri studi di peso minore. E’ uno studio randomizzato (se volete capire cos’è leggete il post: https://www.stefaniaruggeri.it/lactoferrina-quercitina-e-resveratrolo-non-servono-per-proteggerci-dal-covid-19-come-difenderci-dalle-bufale-anche-scientifiche/) pubblicato nel 2020 da un gruppo di ricercatori coreani. Lo studio è stato condotto su una piccola popolazione di donne che sono state sottoposte ad un’alimentazione ristretta in calorie (circa 1200) e costituita principalmente da alimenti vegetali come verdura, frutta, frutta secca, cereali integrali tutti di origine biologica certificata, poco caffè no alcol.  La dieta era composta per il 55% da carboidrati, 12 % da proteine, 13 % da lipidi e 26,8% da fibra.  Condotta per 14 giorni, questo tipo di alimentazione è riuscita a ridurre i livelli di alcuni metalli pesanti nell’organismo e a migliorare i livelli di alcuni metaboliti nelle urine, con dei vantaggi anche sul peso corporeo. Le pazienti ovviamente sono state seguite da un professionista che valutava i parametri biologici e il loro stato di salute.  Un primo studio ben fatto, che necessita di ulteriori conferme vista la poca numerosità del campione, ma che ci fa capire insieme ad altre evidenze scientifiche che ciò che funziona come vero detoxsono le diete ad alto contenuto di alimenti vegetali biologici, prive di grassi saturi, zuccheri semplici, alcol e a basso contenuto di calorie. Senza aggiunte di pozioni magiche.

In chiusura di questa mia disquisizione sul detox, la cosa più importante che mi sento di suggerirvi è che dovremmo cercare ogni giorno di non intossicarci.

E non è difficile.

Basta scegliere prodotti biologici certificati così riduciamo notevolmente l’assunzione di fitofarmaci e pesticidi, controllare sempre la provenienza degli alimenti che compriamo meglio prodotti Italiani, ma verificate il territorio, perché purtroppo anche nel nostro paese ci sono alcune aree ad alta contaminazione ambientale: è fondamentale.
Non esageriamo mai con le calorie e cerchiamo di mangiare un po’meno quasi tutti i giorni, con un’alimentazione più vegetale e  meno ricca di alimenti di origine animale. Lasciate, come suggerisce la medicina ayurvedica, un terzo del vostro stomaco vuoto ad ogni pasto. Con meno quantità di cibo i nostri organi non si affaticheranno e non si “intossicheranno”.

E un’ultima cosa che saprete già: non fumiamo e limitiamo il consumo di alcol.
E così il nostro organismo rimarrà ben pulito, sempre.